Chiuso il 2020 con tre nuovi progetti all’attivo, Inrete apre l’anno con un nuovo riconoscimento che arriva dal Financial Times.
Con uno sviluppo del 176,6% e un tasso annuo composto di crescita (Cagr) del 40,4% la società di consulenza di Simone Dattoli e Luca Simonato entra ancora una volta nella classifica FT1000 – la graduatoria delle imprese europee innovative e in rapida crescita elaborata dal quotidiano economico con Statista – unica tra le società italiane di Relazioni Istituzionali e Advocacy. L’analisi 2021 è stata svolta sulla base sul fatturato del triennio 2016 – 2019.
La presenza nella classifica che include Inrete ormai consecutivamente da cinque anni, acquista un valore del tutto particolare dopo l’impatto che il 2020 ha avuto sull’economia internazionale e sulle imprese. Un anno che ha esposto tutti a forti incertezze, sfide e necessità inevitabili di cambiamento, a cui Inrete ha contrapposto la nascita di tre nuove società: Inrete Digital per lo sviluppo di progetti digitali, Inpagina media company che propone un nuovo modo di fare informazione e Inrete Green dove l’esperienza di Inrete in Public Affairs e Advocacy si traduce in progetti volti all’etica e alla sostenibilità ambientale.
“Da un anno turbolento come il 2020 è nata una nuova Inrete: un ecosistema che unisce all’attività core di Relazioni Istituzionali, Eventi e Media Relations, la sperimentazione digitale, il proprio sguardo sul mondo dell’informazione di qualità e per la tutela dell’ambiente.” – ha commentato Simone Dattoli Amministratore Delegato e fondatore di Inrete – “Sono pertanto fiero di questa presenza della classifica 2021 Financial Times perché tutto è reso possibile da un triennio in cui abbiamo investito tantissimo sulle nostre energie e idee per cambiare, diventare più performanti, crescere. E siamo cresciuti grazie alla fiducia di chi ci ha scelto. Il 2020 ci ha spiazzati tutti. La nostra risposta è stata fronteggiare i cambiamenti premendo sull’acceleratore”.

Qui l’articolo e l’intervento di Simone Dattoli su Affari Italiani.