Inrete Forum della Comunicazione Italiana

Esigenze normative, obblighi di trasparenza e competenze distintive. In un contesto in evoluzione, quale futuro si profila per l’attività del Lobbista?

Se n’è discusso con qualificati esperti del settore, nell’incontro “Public Affairs 4.0:  le Innovazione nel comparto delle Relazioni Istituzionali”, organizzato da Comunicazione Italiana con il contributo di Inrete – in qualità di content partner del Forum Public Affair 2017 di Roma– e moderato dall’AD Simone Dattoli.

Introdotto dalla relazione del Professore Pier Luigi Petrillo, Professore di Teoria e Tecniche del Lobbying alla LUISS University, l’incontro – nell’Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati – ha subito evidenziato gli aspetti specifici del sistema italiano: deciso il richiamo a una legge che preveda obblighi di trasparenza per i decisori pubblici nei confronti dei portatori di interessi.

Il dibattito è poi proseguito con gli interventi dei direttori Affari Istituzionali di importanti realtà: Francesco Delzio – Autostrade per l’Italia, Veronica Pamio – Jti International Italia, Giuseppe Meduri – Enel, Alessandra Santacroce – IBM Italia e Antonino Laspina – direttore Marketing dell’ICE.

Punti di vista distinti legati da un’evidenza: l’attuale contesto politico frammentato, con le elezioni alle porte, rende le attività di lobbying sempre più complesse richiedendo maggiori e specifiche competenze tecniche.

Il lobbista è il “reputation manager” dell’azienda.

Capacità di negoziazione, autorevolezza e capacità di proporre un piano strategico di comunicazione, anche digitale, sono abilità imprescindibili in un contesto delicato in cui la Lobbying del futuro è 4.0.

Scopri di più nell’intervista di Dire a Simone Dattoli – AD di Inrete

Inrete Dire Forum della Comunicazione Italiana