Si è svolto presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, il 2 dicembre, il primo evento del ciclo europeo di Inwork Relazioni & Istituzioni, dal titolo “L’Italia nell’Europa che verrà – Dopo il semestre di presidenza italiano, le sfide della nuova legislatura”.
Questo primo appuntamento ha ospitato il dibattito con l’On. Antonio Tajani, Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo e Marco Zatterin, Corrispondente da Bruxelles per La Stampa. Al centro, una riflessione per capire quale potrà essere il ruolo dell’Italia in Europa nel futuro e quello dell’Europa stessa in uno scenario globale in continua evoluzione, quali azioni strutturali potranno essere messe in campo per il nostro sistema paese dal neoeletto assetto istituzionale.
GALLERIA
Dal paper di approfondimento:
Negli ultimi mesi, il quadro istituzionale dell’Unione Europea è profondamente cambiato: da maggio a oggi è stato nominato il nuovo Presidente permanente del Consiglio europeo, sono stati completamente rinnovati l’Europarlamento e la Commissione, si è aperto il semestre italiano di guida del Consiglio dell’Unione Europea e una nuova agenda politica è venuta a formarsi.
In questo contesto, la Commissione europea, che è il vero motore dell’Unione, ha vissuto alcuni cambiamenti profondi in merito al proprio funzionamento: primo, accogliendo l’indicazione emersa durante la tornata elettorale e chiamando alla Presidenza il lussemburghese Juncker (è la prima volta che avviene una investitura diretta sul Presidente della Commissione già in campagna elettorale); secondo, introducendo la figura chiave dei Vicepresidenti.
La nuova Commissione, insediatasi il 1 novembre, ha già presentato la sua agenda politica che di fatto detterà l’attività dell’Unione Europea nel prossimo quinquennio.
Juncker ha indicato 10 priorità, tra cui un pacchetto di stimolo alle economie europee di 300 miliardi di euro la cui approvazione è discussa in queste settimane.
Questi avvicendamenti, in Europa, hanno portato una nuova spinta nelle iniziative dell’Unione, alcune delle quali già entrate nel vivo, come il meccanismo unico di sorveglianza bancaria, la negoziazione con gli USA di un accordo di libero scambio, e l’intervento a supporto dell’Italia nel pattugliamento del Mediterraneo con l’operazione Tritone. Queste, e altre iniziative, caratterizzeranno le attività della Commissione e del Parlamento europeo nei prossimi mesi.